A dimostra logicamente di avere una sosia, A¹, in grado di annientare l’universo in un istante. La dimostrazione viene subito letta da A¹, che all’insaputa di A la copia interamente e la pubblica con successo in un’altra dimensione. A accusa allora A¹ di plagio. Il tribunale della dimensione A condanna A¹ a trascorrere il resto della sua vita nella dimensione A, mentre A avrà il privilegio di scomparire logicamente in A¹. Il passaggio da A ad A¹ è però talmente veloce che è come se non fosse mai avvenuto, e le due dimensioni non fossero mai state distinte, e nessuna dimostrazione fosse mai stata fatta, e nessuna logica fosse mai esistita.