(c)
Uno scrittore di racconti circolari spiega alla sua ombra: «alcuni scrittori scrivono di ciò che trovano dentro di sé (a), altri di ciò che trovano fuori di sé (b), altri infine, incomparabilmente più rari e preziosi, scrivono di ciò che sta tra il dentro e il fuori (c). Poiché (c) non si può trovare, né avere, questi scrittori scrivono di nulla, ovvero della pura forma che circola tra (a) e (b). Ma nel migliore dei casi non scrivono proprio nulla. Nulla di nulla. Così, se ti accorgi che un libro non c’è, se non ce n’è neanche l’ombra, potrai senz’altro dire di aver scoperto un capolavoro. Ma so che non lo dirai a nessuno».
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